Fra rusco e monnezza ("Carlino", 15.1.2008)
Per molti bolognesi, fino a poche settimane fa la parola “monnezza” evocava l’ispettore Nico Giraldi, interpretato dall’attore cubano Tomas Milian in una serie di film d’azione che ebbero un certo successo; infatti, da noi, la parola che si usa per identificare i rifiuti è “rusco”. La memoria dei bolognesi di oggi non conserva alcuna immagine che possa paragonarsi nemmeno lontanamente a quelle napoletane che abbiamo visto in questi giorni. Bisogna andare indietro nel tempo quando il “Carlino” del 10-11 maggio 1907 scriveva: “Ancora ventiquattr’ore di lordura simile e avremo a Bologna la pestilenza”. Era accaduto che il “Corpo degli spazzini”, già organizzati in sindacato, era entrato in sciopero per ottenere un aumento di stipendio, fermo dal 1904, da lire 1,70 a lire 2 al giorno. Lo sciopero di alcuni giorni aveva ridotto la città “in condizioni antigieniche e indecorose” e “alcune strade si erano trasformate in veri immondezzai”. Infatti, la popolazione, lasciava – come si usava – i rifiuti (“scoviglie”) accanto ai pilastri dei portici da dove gli spazzini poi li prelevavano. Qualche anno dopo gli spazzini furono tutti licenziati ed il servizio fu appaltato ad un privato.
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