I 110 anni della farmacia Cooperativa di Bologna
A Bologna vi sono farmacie che da secoli operano negli stessi luoghi originari, come la "Farmacia del Corso" in via S. Stefano, come la farmacia che a metà '700 era di Gaetano Sacchetti, nei pressi di S. Procolo in via D'Azeglio, come quella in S. Felice di fronte alla chiesa della Carità, come la "Farmacia della Morte" in via de’ Musei. Certo, a Bologna non c’è un caso da Guinness dei primati, come la farmacia, a Tallinn in Estonia, che dal 1422 è gestita dalla stessa famiglia. Tuttavia, una farmacia “da primato” ce l’ha anche Bologna: il prossimo 3 settembre la Farmacia Cooperativa, che oggi si trova nel complesso del “Centro Lame”, compie i suoi 110 anni di attività e, per la sua forma cooperativa, è la più antica d’Italia ancora in attività assieme a quella di Milano. Il 3 settembre 1899 la Società Operaia di Bologna istituì la Farmacia Cooperativa non allo scopo “di fare spietata concorrenza alle farmacie dei privati”, ma di destinare gli utili “all’erogazione gratuita dei medicinali ai soci infermi”. Per realizzare la farmacia, che ebbe sede in via Marsala, occorrevano fondi che la Società Operaia pensò di ottenere aumentando la quota sociale di una lira l’anno. La decisione fu assunta solo dopo un referendum fra i soci, che approvarono l’iniziativa. “Il Resto del Carlino” del 25 agosto 1899 diede la notizia col titolo “Un referendum a Bologna”: infatti fu il primo a svolgersi nella nostra città. Il capitale d’avvio fu costituito da 60 azioni da lire 50 ciascuna: la metà fu sottoscritta dalla stessa Società Operaia. La Farmacia Cooperativa, fu una fra le tante iniziative solidaristiche avviate dalla Società Operaia, fondata l’11 dicembre 1861 da personalità laiche.
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